Carlo Emanuele (1788-1854) |
Nasce a Torino il 29 marzo 1788
Secondo dei 16 figli di Celestino e Raffaela, figlia di Nicola Amedeo Argentero marchese di Bersezio e di Luisa Morozzo, sorella del cardinale vescovo di Novara Sposò nel 1820 Marianna, figlia di Filippo Arboreo marchese di Gattinara, conte di Sartirana e Breme. Nel 1806 entrò nel XXVI reggimento di cacciatori a cavallo dell’impero francese come sotto-tenente e partecipò alla Campagna di Prussia nel 1807. Nel 1808 prese parte alla guerra di Spagna, dove subì, nel 1810, una ferita al ginocchio destro che gli lasciò gravi conseguenze. Continuò tuttavia il servizio militare partecipando alle campagne di Sassonia nel 1813: durante l’ultima campagna, in cui ebbe il ruolo di capitano, gli fu ucciso il cavallo in uno scontro e seguì l’esercito in ritirata in Francia. Rimpatriato nel 1814, si pose al servizio del principe, entrando nella cavalleria. Il principe di Carignano, che lo chiamò come aiutante di campo, pervenuto al trono, gli affidò il comando della sua compagnia delle Guardie del Corpo con il titolo di maggiore comandante, e nel 1839 lo nominò maggiore generale, mantenendolo al comando della stessa compagnia. Portò il titolo di marchese della Marmora e, con l’estinzione della linea dei principi di Masserano, per sentenza della regia Camera di Torino del 24 marzo 1836, fu chiamato alla successione di quel titolo e al patronato della collegiata di Masserano, come contemplato nelle adozioni già fatte dai Fieschi e confermate dalle bolle del 1517 di Leone X. Morì a Torino nel 1854. Biografia trascritta e adattata dal testo originale: Pompeo Litta, “Storia delle famiglie celebri, voce sui Ferrero di Biella", Torino 1840. Vedi la biografia di Carlo Emanuele a cura della redazione |